Per ragazzi dai 14 ai 18 anni – Condotto da Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich

Oggi più che mai i ragazzi si sentono annoiati, schiacciati, stanchi. Si trovano a vivere alla giornata e quindi “pensare al futuro” diventa meno importante. I progetti pazzi, folli, pieni di sogni e desideri – che dovrebbero contraddistinguere la loro età – lasciano spazio all’ansia e alla noia del presente. La gioia e la rabbia, emozioni che stimolano l’azione, si sono trasformate in paura e tristezza. Il senso di resa ha preso il posto della voglia di combattere, di costruirsi un futuro migliore e cambiare le cose. 
ella prima fase di lavoro, si attraverseranno anche molteplici tematiche riguardanti l’educazione civica – diritti e doveri del cittadino, la costituzione, l’educazione ambientale, il concetto di identità, di uguaglianza e di libertà – in quanto per immaginare il posto più adatto a me devo conoscere quella in cui vivo, sapendo guardare pro e contro. 

Inoltre, a guidare i ragazzi nella costruzione della loro città ideale, ci saranno alcune domande che saranno alla base di tutto il processo di lavoro: Cosa significa per te essere libero? Cosa ti fa sentire libero? Ti senti responsabile della costruzione del domani? Come ti immagini da grande? Quali sono i tuoi sogni e le tue paure? Ci sono alcune ingiustizie che vorresti eliminare? Nel viaggio che stai affrontando ci sono dei punti di riferimento? Chi sono? Nel tuo viaggio cosa cerchi? Cosa pensi di aver già trovato? Cosa pensi di aver perso? Qual è la città ideale in cui vorresti arrivare? Cos’è indispensabile all’interno di questa città? Che ruolo avrebbero gli altri? Che leggi ci sarebbero? Quanto si estende la tua città ideale e verso quale direzione? Quali sarebbero i confini?

OBIETTIVI

  • creare il gruppo
  • eliminare il senso del giudizio verso sé stessi e verso l’altro 
  • conoscenza delle basi del teatro, dal punto di vista attoriale e drammaturgico
  • conoscenza del proprio corpo e delle possibilità espressive di quest’ultimo
  • esplorare la voce, capendo come modularla attraverso le differenze fra volume, tono e ritmo
  • lavorare su una connessione profonda fra corpo e voce 
  • riconoscere le proprie emozioni e a condividerle con gli altri 
  • tirar fuori i propri desideri, obiettivi, paure ed ostacoli
  • stimolare la fantasia e la creatività 
  • invogliare al dialogo e all’ascolto dell’altro
  • rafforzare la loro capacità di riuscire a lavorare in gruppo
  • attraversare, sempre attraverso il teatro, temi basilari dell’educazione civica
  • stimolare i ragazzi a porsi delle domande su tutto ciò che li circonda 
  • immaginare e costruire la loro città ideale 

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